Definizione
Sotto il nome di Retinopatia Ipertensiva si comprendono tutte quelle alterazioni secondarie all’ipertensione arteriosa, che costituiscono spesso il primo segno della malattia ipertensiva.


Classificazione
Sono stati utilizzati diversi schemi di classificazione per studiare le alterazioni ipertensive retiniche e correlare le manifestazioni cliniche alla sopravvivenza della popolazione ipertesa. Le 2 classificazioni più ampiamente accettate sono:

  • Classificazione di Keith – Wagener – Barker

Combina le manifestazioni cliniche dell’ipertensione e dell’aterosclerosi:

Gruppo 1: Restringimento lieve / moderato o sclerosi delle arteriole
Gruppo 2: Restringimento da moderato a marcato, locale e/o generalizzato delle arteriole; accentuazione del riflesso di parete; alterazioni agli incroci artero-venosi
Gruppo 3: Restringimento arteriolare e costrizione focale; edema retinico; essudati cotonosi; emorragie
Gruppo 4: (come per il Grado 3) + papilledema

  • Classificazione di Scheie
    • Ipertensione:

Grado 0: Nessuna alterazione
Grado 1: Restringimento arteriolare appena rilevabile
Grado 2: Restringimento arteriolare ovvio con irregolarità focali
Grado 3: (come per il Grado 2) + emorragie retiniche
Grado 4: (come per il Grado 3) + papilledema

    • Sclerosi arteriolare:

Grado 0: Nessuna alterazione
Grado 1: Alterazione dei riflessi di parete, appena rilevabili
Grado 2: Alterazione dei riflessi di parete, ovviamente accentuati
Grado 3: Arteriole a guaina di rame
Grado 4: Arteriole a guaina d’argento

Sfortunatamente, nessuna classificazione è soddisfacente a causa dell’elevata variabilità delle manifestazioni cliniche. Queste classificazioni hanno preceduto l’utilizzo diffuso della terapia per l’ipertensione. Comunque, le 2 classificazioni più ampiamente accettate restano queste: di Keith – Wagener – Barker e di Scheie.


Sintomatologia
La retinopatia ipertensiva cronica da sola raramente dà luogo ad una significativa perdita visiva. La retinopatia ipertensiva viene spesso riscontrata in corso di programmi di screening effettuati sulla popolazione ipertesa La retinopatia ipertensiva cronica è una diagnosi clinica; si fa quando si rinvengono le caratteristiche manifestazioni del fondo in un paziente che ha al momento o ha avuto in precedenza ipertensione arteriosa sistemica. E’ tuttavia impossibile differenziare le alterazioni precoci indotte dall’ipertensione, dai normali cambiamenti senili di sclerosi arteriolare: le modificazioni a livello degli incroci artero-venosi e del riflesso luminoso della parete arteriolare sono apprezzabili in entrambi i casi e devono essere valutate tenendo conto dell’età del paziente


Stadiazione: Keith-Wagener-Barker

  • 1° stadio
    È caratterizzato da: modesto restringimento e iniziale sclerosi dei vasi retinici, più evidenti a livello delle porzioni distali delle arteriole.
  • 2° stadio
    È caratterizzato da: restringimenti arteriolari localizzati o generalizzati e da fenomeni di incrocio artero-venoso (oftalmoscopicamente le arterie retiniche appaiono ristrette, rigide, rettilinee con calibro irregolare, a volte moniliforme e riflesso assiale a “filo di rame”, più tardivamente a “filo d’argento”, le vene, invece, appaiono tortuose e lievemente congeste).
  • 3° stadio
    È caratterizzato da alterazioni perivasali: edema retinico, che può essere appena percettibile oppure può interessare vaste aree retiniche; emorragie, che provengono dai capillari e dai vasi venosi, tendono a rimanere negli strati superficiali della retina con la caratteristica disposizione “a fiamma”; essudati retinici “molli”, che si presentano come chiazze biancastre superficiali, sono l’espressione di microinfarti focali nello strato retinico fibre nervose; essudati retinici “duri”, che prediligono l’area maculare, si depositano negli strati retinici intermedi.
  • 4° stadio
    È caratterizzato da: segni oftalmoscopici riferibili al 3° stadio associati a papilla da stasi per la concomitante ipertensione endocranica.

 

Complicanze
Le complicanze oculari secondarie dell’ipertensione arteriosa sistemica cronica includono: 
Occlusione vascolare retinica (venosa / arteriosa); Formazione di microaneurismi; Neurotticopatia anteriore ischemica cronica

 

Terapia
Il trattamento della condizione sistemica sottostante, può fermare la progressione delle alterazioni retini-che, ma il restringimento arteriolare e l’incrocio artero-venoso, di solito, sono permanenti.

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