Definizione
Consiste in un anomalo assottigliamento dello stroma corneale dell’apice e della media periferia inferiore corneale che provoca un aumento della curvatura corneale nella porzione centrale e/o inferiore, facendo assumere alla cornea una forma conoide. È un alterazione non infiammatoria, bilaterale, ma non simmetrica, con una storia di ereditarietà familiare di tipo autosomico dominante in circa il 10% dei casi. Può essere associato a patologie sistemiche (sindrome di Marfan, Down, dermatite atopica, …).


Classificazione Morfologica:

  • Coni a tettarella
  • Coni ovali
  • Coni sferici


Sintomatologia

I primi sintomi e segni clinici compaiono tra i 15-20 anni e consistono in una diminuzione visiva legata all’astigmatismo miopico irregolare causato dalla deformazione corneale. Il cheratocono ha di solito un ciclo evolutivo durante il quale l’ectasia corneale aumenta lentamente per 6-10 anni poi diviene stazionaria ma con la possibilità di un ulteriore progresso a distanza. Di solito dopo i 40 anni il processo si esaurisce.


Terapia
Nelle situazioni iniziali è sufficiente la correzione dell’astigmatismo con lenti convenzionali. Nelle fasi di progressione le lenti a contatto gas-permeabili o rigide divengono l’unico mezzo di correzione e spesso vanno cambiate con frequenza per il mutare della situazione rifrattiva. Quando la progressione del cheratocono non permette più l’uso delle lenti a contatto è indicato un approccio chirurgico.

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