Cos’è?
L’OCT è una recente tecnica diagnostica, non invasiva, che fornisce immagini ad alta risoluzione di sezioni del bulbo oculare quali cornea, nervo ottico e retina in vivo, permettendo così diagnosi, stadiazione e follow-up di numerose affezioni oculari in modo rapido e indolore. Il potere di risoluzione degli OCT di nuova generazione (SD-OCT) è di circa 7-10 µm e questo permette di effettuare analisi raffinate delle strutture oculari più interessate dalla patologia.

A cosa serve?
L’OCT serve:
  • per valutare le seguenti patologie retiniche: foro maculare, sindrome dell’interfaccia vitreo retinica o pucker maculare, edema maculare diabetico, edema e atrofie maculari secondarie a occlusione venosa retinica, maculopatia miopica, corioretinopatia sierosa centrale, retinite pigmentosa e degenerazione maculare senile;
  • per valutare la cornea in sezione e per ricostruire una mappa degli spessori estremamente precisa, nelle seguenti condizioni: cheratocono, lasik, alterazioni epiteliali, ulcere, alterazioni endoteliali, edema;
  • per valutare il nervo ottico in tutte le affezioni che ne alterino le condizioni anatomiche in particolare lo strato delle fibre nervose quindi nel glaucoma, nelle papilliti e nelle atrofie ottiche.

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