Definizione
Con il termine di chirurgia refrattiva si intende quella branca della chirurgia oftalmica che ha come scopo quello di ridurre o di correggere in modo permanente i principali difetti visivi, quali miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia, rimodellando la superficie corneale.

Indicazioni chirurgiche
Vi sono delle indicazioni strettamente cliniche come ad esempio l'anisometropia, vale a dire una netta differenza del difetto di rifrazione tra i due occhi, che non può essere corretta adeguatamente con il comune occhiale. Vi sono inoltre numerose motivazioni di ordine lavorativo, psicologico, attitudinale che hanno un peso rilevante nella scelta di sottoporsi all'intervento chirurgico. Lo sportivo, il pilota di aerei ma anche più semplicemente l’autista, il muratore, il poliziotto sono esempi di professionisti che male utilizzano gli occhiali durante il al lavoro, e le lenti a contatto sono spesso fastidiose o addirittura pericolose in alcune situazioni.

Tecnica chirurgica
La chirurgia refrattiva è una valida alternativa all’uso degli occhiali e alle lenti a contatto, con una percentuale molto elevata di risultati ottimali. Negli ultimi anni si sono sempre più affermate tecniche di chirurgia correttive dei difetti di vista. Oggi nuove metodologie, servite da un’avanzata tecnologia, stanno ottenendo ottimi risultati: una sorta di “bisturi elettronico” in grado non di tagliare, ma di separare e vaporizzare i componenti della materia con un processo detto “di ablazione”.

La cornea è il primo mezzo diottrico che la luce attraversa e con la sua particolare curvatura partecipa a far convergere i raggi luminosi esattamente sulla retina: quando ciò non accade a causa di un difetto visivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo) tale condizione si può ristabilire modificando chirurgicamente la curvatura della superficie corneale con il risultato di correggerne il potere di convergenza.
  • In caso di miopia dove il potere complessivo dell’occhio è eccessivo rispetto alla lunghezza del bulbo, l’intervento consisterà nell’appiattire la superficie corneale anteriore, mediante fotoablazione della parte centrale della cornea, di quella quantità necessaria per far sì che i raggi luminosi convergano sul piano retinico. 
  • In caso di ipermetropia dove invece il potere complessivo dell’occhio è troppo basso rispetto alla lunghezza del bulbo, l’intervento consisterà in ablazioni periferiche eseguite in senso circolare. Riducendo il raggio di curvatura, con il risultato di una cornea più curva al centro rispetto alla periferia, aumenterà il potere corneale.
  • L’astigmatismo, che è un difetto dato da una curvatura corneale non uguale su tutti i meridiani, può essere corretto mediante ablazioni periferiche ai due poli opposti del meridiano con potere minore, ossia meno curvo. Qualora si associ all’astigmatismo anche un difetti miopico o ipermetropico, è possibile effettuare una correzione di entrambi i difetti durante la stessa seduta chirurgica.

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